Le nostre infrastrutture minacciano l’80% degli hotspot di biodiversità – Repubblica

Uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Biological Conservation ed elaborato da un team di ricercatori del BirdLife International, del WWF e del RSPB Center for Conservation Science, in collaborazione con l’Università di Cambridge, analizza l’impatto delle infrastrutture sulla biodiversità.

Le nostre infrastrutture rappresentano una minaccia per la sopravvivenza di specie animali e gli effetti sono riscontrabili anche all’interno delle Key Biodiversity Areas (KBAs), aree rilevanti per la salvaguardia della biodiversità. Le infrastrutture create dagli esseri umani possono infatti costituire una minaccia per la sopravvivenza delle specie animali, tra le cause vi sono l’inquinamento atmosferico, acustico e luminoso e il danneggiamento degli habitat naturali. Nella ricerca sono state analizzate più di 15mila Key Biodiversity Areas ed è stata riscontrata la presenza di infrastrutture nell’80% di queste. In particolare, le infrastrutture in questione sono strade (75%), linee elettriche (37%) e centri urbani (37%). I ricercatori sostengono che al momento le aree in questione si trovano principalmente in Europa, Brasile e Africa, ma prevedono che nel prossimo futuro gli impatti principali si registreranno in Brasile, Africa centrale e nel Sud-Est asiatico.

Il danneggiamento degli habitat naturali nelle Key Biodiversity Areas potrebbe portare a gravi conseguenze, come l’estinzione di alcune specie animali. Per tale motivo, è necessario ridurre gli impatti delle infrastrutture e minimizzare lo sviluppo e la costruzione nelle aree cruciali per la tutela della biodiversità.

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